I giudizi dei partecipanti ai cinque incontri sul territorio e l’impatto del progetto NextCityLAB. Una valutazione essenziale per proseguire e concludere le attività
Al termine dei cinque incontri al Quarticciolo, il progetto NEXTCityLAB si avvia alla sua fase finale, con un’attività nelle scuole del quartiere. Prepararla al meglio richiede però anzitutto una valutazione di quanto fatto finora. Per questo ai partecipanti ai Living Labs è stato chiesto di compilare un questionario sull’esperienza vissuta e sull’impatto del progetto.
Il questionario chiedeva di esprimersi sull’utilità e l’impatto delle attività svolte e sulle potenzialità di progetti come questo, di coprogettazione e incontro tra realtà locali, accademiche e istituzionali. Fra gli aspetti affrontati, la sensibilizzazione sui problemi del territorio, la capacità di immaginare cambiamenti positivi e il miglioramento delle relazioni tra i diversi gruppi coinvolti. I risultati ottenuti forniscono una base non soltanto per valutare il progetto, ma anche per individuarne i deficit e le criticità al fine di analoghe iniziative future.
La valutazione complessiva del progetto NextCityLAB è positiva: dei 26 rispondenti, il 42,3% si è detto “molto soddisfatto“, il 46,2% “abbastanza soddisfatto“, mentre il restante 10% si è dichiarato “poco” o “per niente” soddisfatto (Grafico 1).
Grafico 1 – Quanto sei soddisfatto del progetto NextCityLAB nel suo complesso?
L’impatto del progetto
L’iniziativa è stata ritenuta molto utile soprattutto rispetto al lavoro fatto riguardo alla consapevolezza dei problemi e delle risorse del quartiere, ma anche il miglioramento delle relazioni tra gruppi e soggetti diversi e la capacità del gruppo stesso di immaginare un cambiamento positivo per il quartiere sono stati dalla maggior parte dei rispondenti valutate molto positivamente.
Più tiepido, ma comunque largamente positivo, il giudizio sulla capacità dei singoli partecipanti di immaginare un cambiamento positivo per il quartiere.
Una minoranza (dalle 3 alle 5 preferenze a seconda dell’ambito) non considera invece l’impatto del progetto soddisfacente (Grafico 2), per la difficoltà di produrre cambaimenti risolutivi dei problemi concreti del quartiere.
Grafico 2 – Pensi che NextCityLAB abbia avuto un impatto positivo su…?
I tavoli di coprogettazione
Dei 26 partecipanti al Living Labs, il 61,5% era stato presente fin dalla fase iniziale (novembre 2021-maggio 2022), con i tavoli di coprogettazione. Questa prima attività è stata considerata “molto buona” da 9 partecipanti su 16 (56,3%) e “buona” da quasi un terzo (5). Gli altri 2 rispondenti si sono detti moderatamente soddisfatti.
I LivingLABs
Nei successivi cinque incontri che si sono tenuti al Quarticciolo (tra dicembre 2023 e maggio 2024) un terzo (30,8%) dei (26) rispondenti è stato sempre presente, la metà lo è stata in almeno due occasioni, mentre il 15,4% ha partecipato ad un solo incontro.
Fra i partecipanti (25 risposte) il 52% ha valutato – in una scala da 1 a 5 – l’attività in modo pienamente positivo, il 36% l’ha considerata molto buona, mentre moderatamente soddisfatto è stato il 12% dei rispondenti (vedi Grafico 3).
Grafico 3 – Se hai partecipato almeno ad una attività formativa, quale è la tua valutazione?
Seminario partecipativo
Il 76,9% dei 26 rispondenti ha partecipato al seminario partecipativo che si è tenuto all’Università Sapienza nel febbraio 2024.
Tale attività è stata notevolmente apprezzata: in una scala da 1 a 5, il 35% dei partecipanti ha scelto il valore massimo, e il restante 65% ha optato per il valore immediatamente inferiore.
Potenzialità della coprogettazione
In generale, il possibile impatto di iniziative come NextCityLAB, che vedono collaborare insieme mondo dell’università, soggetti istituzionali e società civile, è considerato “molto” positivo dal 61,5% dei rispondenti e “abbastanza” positivo dal 30,8%, mentre il 7,7% crede che esso possa incidere in maniera limitata (Grafico 4).
Grafico 4 – Ritieni che iniziative di coprogettazione che coinvolgono attori diversi possano avere un impatto positivo nei territori di riferimento?
Suggerimenti e sfide
Ai partecipanti è stato anche chiesto di esprimersi brevemente e in maniera libera con suggerimenti e proposte.
Coinvolgimento della cittadinanza
Oltre all’incoraggiamento a proseguire nel progetto, secondo i rispondenti sarebbe utile coinvolgere “più persone del territorio anche in fase progettuale“, poiché senza una molteplicità di voci si rischia di travisare o tralasciare tematiche importanti che potrebbero avere una rilevanza significativa per la comunità locale.
Tale coinvolgimento dovrebbe attivarsi inoltre sul territorio fin dalle fasi iniziali di lavoro: ciò consentirebbe di raccogliere prospettive diverse e favorirebbe un maggiore senso di appartenenza e di utilità del progetto per tutti.
In questo contesto, la scuola rappresenta probabilmente il luogo privilegiato di azioni. Attivare gli studenti è essenziale e per questo le “porte della scuola devono essere aperte” per consentire lo sviluppo di progetti futuri.
Comunicazione e formazione
A questo proposito, la comunicazione rappresenta ovviamente una sfida cruciale: “riuscire a mantenere il dialogo fra tutti gli attori coinvolti al di là degli incontri in presenza” è essenziale per stabilire una continuità (anche dal punto di vista creativo), mantenere alta la motivazione e stimolare nuove proposte, anche in vista di possibili sviluppi futuri.
Inoltre, “servirebbe investire di più sulla formazione per acquisire maggiori competenze di partecipazione civica“, così da rendere pienamente il progetto un’opportunità di crescita per i partecipanti.
Critiche
Nonostante le intenzioni positive del progetto, qualcuno ha giudicato scarsa la concretezza dello stesso, facendo notare che occorrerebbe concentrarsi di più sugli obiettivi che i tavoli stessi sono chiamati a stabilire, per non rischiare di disperdersi in troppe direzioni, senza riuscire a focalizzarsi su priorità chiare e ben definite.
Conclusioni
I dati raccolti dal questionario mostrano dunque un quadro generalmente positivo riguardo l’impatto di NextCityLAB, rispetto sia all’opportunità di confrontarsi ed acquisire consapevolezza sui problemi del quartiere, sia alla possibilità di lavorare in gruppo e migliorare le relazioni tra soggetti differenti.
Tuttavia è necessario migliorare ulteriormente l’organizzazione delle attività e concentrarsi su obiettivi chiari, concreti e raggiungibili, evitando di creare aspettative che non possono trovare soddisfazione attraverso un progetto di questo tipo.
Per approfondire
Report sul “Laboratorio Partecipato per una Città Inclusiva e Sostenibile”: Primo Report; Secondo Report